Formiche italiane

(se mandate aggiornamenti a questa sezione, per cortesia indicate anche la provincia dove avete trovato le formiche)

Le formiche sono insetti Eusociali (come le api e le termiti), dato che vivono in società collaborando tra loro, e sono degli Imenotteri perché possiedono delle ali (stessa famiglia delle vespe, dalle quali discendono e delle api) anche e le operaie nascono senza e le regine se le staccano dopo il volo nuziale.
Sembra che esistano più di 10.000 specie di formiche, per riconoscerle potete fare siferimento anche a questo sito Web. In Italia tra le più comuni ci sono anche:

Crematogaster Scutellaris (Myrmicinae)

Conosciuta con i nomi di "testarossa" o indicata in varie espressioni dialittalei che significano formica "rizza culo", per la posizione che assume quando viene disturbata.

Il corpo è nero, la testa è rossa, le dimensioni vanno da 2,8 a 4mm, l'addome a forma di cuore. Come tutte le Myrmicinae, il peziolo presenta due nodini
Nidifica nel legno (sono numerose tra gli oliveti) e costruisce pareti di cartone. Le colonie sono composte da migliaia di individui.
Mangia insetti, carne, vegetali e alleva gli afidi per estrarre le loro secrezioni zuccherine.

Foto (link a sito esterno): Formica Rufa

Formica Rufa (Formicinae)

La testa e l'addome sono scuri, il torace, le zampe e le antenne sul rosso, Come tutte le Formicinae, il peziolo presenta un nodo.
Sono quelle formiche che costruiscono alti nidi usando gli aghi di pino. Possono esserci diverse regine che depongono le uova nello stesso nido.
Le sue colonie possono essere composte anche da 100.000 individui, sono aggressive e attaccano modendo e spruzzando acido formico.

Foto (link a sito esterno): Formica Rufa

Lasius Flavus (Formicinae)

Tutto il corpo (antenne e zampe incluse) è di colore giallo-arancio.
Nidifica nel terreno, formando piccoli monticelli nel prato.
Mangia sottoterra nutrendosi di piccoli insetti che trova nei suoi tunnel e sale poche volte allo scoperto.

Foto (link a sito esterno): Lasius Flavus

Tetramorium Caespitum (Myrmicinae)

Piccola, corpo nero o marrone scuro, punta delle zampe e delle antenne chiara.
Mangia insetti, dolci, frutta e avanzi di cibo oleosi.
Nidifica in prevalenza sotto i sassi vicino a una fonte d'acqua lungo le coste, le colonie sono in genere di 10.000 individui, ma possono raggiungere anche i 30.000.
Hanno solitamente una sola sola regina per colonia e sono molto agressive con i nidi di formiche adiacenti.

Foto (link a sito esterno): Tetramorium Caespitum

Messor (Myrmicinae)

Sono le formiche mietitrici, che trasportano i semi nel loro formicaio. Gli studiosi non capivano come riescano ad evitare che i semi germoglino nei loro depositi, ora sembra che semplicemente li tengano al riparo dall'umidità.
Comunissima in Italia e si trova anche in tutte le nostre isole.
Le operaie sono di due tipi, le piccole minor e le più grandi major.
Nidifica nel terreno e mangia i semi che raccoglie nei suoi granai sotterranei

Foto (link a sito esterno): Messor

Linepithema humile - Formica argentina (Dolichodorinae)

Sbarcata in Portogallo dall'Argentina, si sta diffondendo lungo la costa europea ed è già arrivata in Liguria.
La sua particolarità è che sembra formi un'unica immensa colonia, eliminando tutte le altre specie di formiche locali. I nidi sono composti da numerosi esemplari, è dinamica e aggressiva.
Mangiano dolci, frutta. Le colonie sono composte da milioni di individui, spesso hanno molte regine .

Piccola formica, dai 2 ai 3mm, la testa e l'addome giallo o bruno, anche il torace le zampe e le antenne sono gialli.
Nidifica vicino alla costa.

Formazione di una colonia

In una serata estiva o autunnale, di solito poco dopo un temporale estivo e il terreno è ancora umido, da diversi formicai escono a sciami i maschi e le femmine vergini alate.
Si levano nel volo nuziale e le femmine riempiono la loro sacca con lo sperma di diversi maschi.
Al temine, scendono tutti a terra, ma mentre i maschi muoiono entro pochi giorni, le femmine si staccano le ali e scavano una buca nella terra.
Molte fonderanno in questo modo le loro nuove colonie, ma pochissime riusciranno a portare a termine il lavoro.
Attivata alla profondità giusta, la femmina appena fecondata allarga la buca sino a farla diventare una stretta celletta, e si sigilla dentro.
Dopo qualche tempo, la regina depone alcune uova, tutte fecondate in modo da far nascere formiche femmine, ma nella celletta la regina può nutrirsi solo del cibo che si era portata lasciando la colonia di provenienza ed è costretta a mangiare i propri figli per sopravvivere. Da ogni uovo trova energia per depositare altre uova, e di infanticidio in infanticidio, dopo circa un anno le prime operaie, deolissime a causa della malnutrizione sono in grado di scavare unna nuova galleria per uscire dalla celletta e cecare del cibo. Da quel momento, la regina non nutre più le larve, né scava altri tunnel, ci penseranno le operaie e lei depositerà solo le uova.
Solo quando la colonia sarà abbastanza forte, poco prima del periodo dei voli nunziali, la regina deporrà alcune uova senza fecondarle (può liberamente deciderlo quando chiudere la sacca con lo sperma accumulato durante il suo volo nuziale) così nasceranno i maschi, che all'interno della colonia non lavorano, attendendo solo il momento di sciamare e fecondare altre femmine prima di morire.

Alcune forme di comunicazione

Se osservate per qualche minuto una scia di formiche, noterete che quando due si incontrano , si toccano le antenne. In tal modo si scambiano segnali, ma quando bisogna lasciare l'indicazione di un apista, le formiche usano particolari ghiandole

Quando una operaia trova il cibo, torna al nido lasciando una traccia con la ghiandola rettale. Durante il percorso cerca di convincere tutte le compagne che trova sulla strada agitando la testa e, se il cibo è liquido, lo fa assaggiare. Quelle che riesce a convincere seguono la traccia appena lasciata sino al cibo.
Quando invece trova un nuovo luogo per il nido, lascia sempre le traccia con la ghiandola rettale, ma convince le compagne con segnali tattili e spesso trasporta o trascina una di peso sul posto.
La ghiandola sternale serve invece per depositare tracce a forma di elisse segnalando la presenza di eventuali intrusi nel loro territorio.
Inoltre alla presenza nemica, l'operaia emette quattro sostanze chimiche nell'aria. La prima sostanza (esanale, un'aldeide) mette in allerta le compagne che agitano le antenne per odorare, la seconda (etanolo, alcol dell'esanale) le mette alla ricerca della fonte di disturbo, la terza (undecanone) percepito dalle formiche più vicine, stimola le operaie ad afferrare con le mandibole ogni soggetto estraneo, l'ultimo (butilottenale) stimola l'aggressività di quelle vicinissime che attaccano e mordono.

Costruire un formicaio artificiale

Costruire il contenitore

Questo è un esempio di come costruire un nido, ovviamente ci sono molti altri metodi:

gesso - 1 sacchetto di gesso (costo per 1kg da 0,90 a 2,20 Euro)
- 1 contenitore in plastica (costo 2,20 Euro)
contenitore
vaso - 1 vaso di plastica (costo da 1,50 a 2,50 Euro)
- 1 tubo di plastica
- 1 vetro dell'ampiezza del sottovaso oppure vaselina per evitare la fuga delle formiche.
In figura, vetro sintetico reperibile nei negozi "faidate" per 3,40 Euro
- polistirolo (recuperato da un imballo)

Procedimento seguito:

1 Inserire il gesso nella scatola.

colata gesso

In alcuni libri (vedi bibliografia) suggeriscono le seguenti dimensioni per i nidi artificiali (credo sia inclusa l'area di foraggiamento):
per formiche piccole: 11,00 x 8,20, profondità 6,20 cm
per formiche medie: 17.00 x 12,00, profondità 6,20 cm
per formiche grandi: profondità 10,00 cm

Per il nido, ho usato un contenitore in plastica di dimensioni: 17,5 per 27,5 cm.
Era troppo alto (4 cm) e ho riempito i primi due centimetri con del polistirolo, poi ho effettuato la colata di gesso in modo da riempire a filo i 2 cm rimanenti sino al bordo.
Come area di foraggiamento, ho usato un sottovaso di dimensioni: 50x17 h.14,5 (l'ideale sarebbe h.7-10cm)

Dato che il contenitore era già predisposto, ho lasciato la parte inferiore libera, per poter inserire un contenitore da riempire successivamente d'acqua nel caso che il nido risultasse troppo secco.
In alternativa, si può inserire il nido dentro un sottovaso da mantenere pieno d'acqua, o ancora, inserire delle provette di vetro piene d'acqua chiuse con del cotono nell'area di foraggiamento.

2 Quando il gesso si è indurito, intagliare le stanze delle formiche

intaglio delle camere

Informatevi prima sul tipo di nido che usano le formiche che volete ospitare, e secondo le dimensioni preparerete le stanze e i passaggi.
Io ho lasciato una parte vuota da riempire di terra (profondità 1 cm) in modo da controllarese le formiche scaveranno ulteriori gallerie.

3 Forare con un trapano il nido e l'area di foraggiamento.
Collegare le due sezioni con un tubo di plastica o vetro delle dimensioni adatte alla specie di formica che volete ospitare.

4 Riempire di terra l'area di foraggiamento e chiuderla col vetro (ricordarsi di aprire per cambiare l'aria ogni giorno) o spalmare intorno la vaselina.

nido artificiale

5 Riempire d'acqua la vaschetta sotto al nido.

6 Inserire il nido di formiche (con la regina)
Per invogliare le formiche a usare il nuovo nido, inizialmente lo ho coperto lasciando gli ambienti interni al buio.

Procurarsi una regina

Il modo migliore è prelevare una femmina durante il volo nuziale. Lasciatela accoppiare con i maschi, dategli un po' di cibo (miele mescolato ad acqua ad esempio) e lasciate che si scavi da sola un tunnel nel vostro formicaio artificiale, lasciatela in pace per qualche mese e se lei avrà successo, inizieranno ad uscire le prime operaie.
I voli avvengono in genere a fine estate - autunno, dipende dalle specie e dalla temperatura. Di solito dopo una giornata di pioggia e senza vento. Ad esempio le Messor sciamano in Italia tra Settembre e Novembre

Altrimenti prelevate una colonia completa (regina, uova, pupe, larve, operaie) e inseritela nel nido artificiale.

Alimentare le formiche

Il cibo dipende ovvimanente dalla specie che allevate nel vostro nido artificiale, comunque in generale, in laboratorio si nutrono le formiche con la dieta Bhatkar (dal nome del suo inventore):
1 uovo
62 ml miele
1 g vitamine
1 g minerali e sali
5g agar
500 ml acqua
diventerà un impasto gelatinoso da dare alle formiche ogni due giorni, ogni tanto aggiungere degli insetti morti.

Programmi che simulano la vita di una colonia di formiche

Myrmedrome (5,20Mb) Simulatore scaricabile gratis. Bel programma da provare, è scaricabile da: www.not-equal.eu/myrmedrome.
Requisiti: disponibile per Windows e per Linux

AntWorld (833kb)
Scaricabile da: http://home.freeuk.com/ben.blundell/
Requisiti: Windows e Java

AntFarm (1,714Mb) Freeware liberamente distribuibile
Sito non più on-line, il programma era scaricabile da: www.geocities.com/chamonate/hormigas/antfarm/
Requisiti: Windows

Leggete anche: Mirmecologia, per saperne di più (con Bibliografia)

Nel capitolo Per saperne di più trovate libri, siti Web e film che trattano dell'argomento "formiche".

Classificazione

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Uniramia
Classe: Insecta
Ordine: Hymenoptera
Sottordine: Apocrita
Superfamiglia: Vespoidea
Famiglia: Formicidae

da articolo Wikipedia
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Formica

Sottofamiglie delle formiche

1. Formicomorph
Aneuretinae
Dolichoderinae
Formicinae - e.g. Formica

2. Myrmeciomorph
Myrmeciinae eg. Myrmecia
Pseudomyrmecinae

3. Dorylomorph
Cerapachyinae
Ecitoninae
Leptanilloidinae
Aenictinae
Dorylinae
Aenictogitoninae

4. Leptanillomorph
Apomyrminae
Leptanillinae

5. Poneromorph
Amblyoponinae
Ponerinae
Ectatomminae
Heteroponerinae
Paraponerinae
Proceratiinae

6. Myrmicomorph
Agroecomyrmecinae
Myrmicinae- e.g. Pheidole, Atta

7. Sottofamiglie estinte
Armaniinae
Sphecomyrminae
Brownimeciinae
Formiciinae

8. Sottofamiglia incertae sedis
Paleosminthurinae