Fabio Zubini è nato a Trieste nel 1926.
Si è laureato in ingegneria industriale meccanica presso l'Università degli Studi di Trieste nel 1950 e subito dopo la laurea ha lasciato Trieste restando per ventitre anni lontano dalla sua città natale: ha passato tutta la sua vita di lavoro nell'industria petrolifera. Dopo tre edizioni, pubblicate rispettivamente nel 1969, nel 1972 e nel 1981 dalla casa editrice "Bordas, Dunod, Gauthier-Villars" di Parigi, nel 1992 ha dato alle stampe la quarta edizione di un dizionario dei termini petroliferi in inglese e francese (Les termes pétroliers/Petroleum Terms, Edizioni "Italo Svevo", volume di 818 pagine con oltre 20.000 voci), diffuso nei paesi francofoni e anglofoni, che gli ha valso ampi riconoscimenti internazionali. Il dizionario è venduto presso La Maison du Dictionnaire (98 Boulevard du Montparnasse, 75014 Paris) anche su CD in versione informatica, versione che è stata inserita nella rete Intranet del Gruppo TOTAL.

Nel dicembre 1985, con un suo racconto Roiano, ambientato negli anni '30, nel quale ricorda i meravigliosi anni della sua infanzia, ha ottenuto la medaglia di bronzo al "Premio Letterario Leone di Muggia", consegnatagli dal sindaco Willer Bordon alla presenza di Bruno Maier: è stato questo premio che ha dato il via all'interesse dell'autore per la storia locale. Il racconto è stato dato alle stampe in un libretto di 60 pagine andato rapidamente in esaurimento, al quale sono seguiti sedici corposi volumi sulla storia dei rioni di Trieste, pubblicati dalle Edizioni "Italo Svevo":

             Cittavecchia
  • Roiano (1994, 2a edizione 2003, pagg. 391)
  • Gretta (1995, pagg. 190)
  • Barcola (1995, pagg. 392)
  • San Giovanni (1996, pagg. 305)
  • Scorcola e Cologna (1997, pagg. 285)
  • Chiadino e Rozzol (1997, pagg. 395)
  • S.Maria Maddalena e Zaule (1999, pagg. 363)
  • San Giacomo (2000, pagg. 400)
  • Borgo Franceschino (2001, pagg. 400)
  • Borgo Giuseppino (2002, pagg. 407)
  • Borgo Teresiano (1º vol. 2003, pagg. 391 - 2º vol. 2004, pagg. 380)
  • Duino Aurisina (2005, pagg. 457)
  • Cittavecchia (2006, pagg. 448)
  • Opicina (2007, pagg. 339)
  • Muggia (2008, pagg. 400).

I libri di Zubini rievocano i vecchi quartieri di un tempo della sua città natale, raccontando gli avvenimenti, le curiosità, le tradizioni, i personaggi, le attività e i mestieri scomparsi del passato.

Venticinque lunghe interviste sui volumi di Zubini sono apparse a Tele Quattro in varie trasmissioni culturali a cura di Alessandro Martegani, Franco Zorzon, Sandra Loredan e Viviana Facchinetti. Da ricordare ancora:
- in data 5 settembre 2007 a Radio 1, Studio 5 della RAI di Trieste, Zubini ha partecipato ad una conversazione sui rioni di un tempo, condotta da Mario Mirasola
- in data 19 giugno 2008 a Tele Quattro intervista di Viviana Facchinetti nel programma "Domani si vedrà"

Zubini ha tenuto varie conferenze sui suoi volumi, tra le quali in sala Baroncini delle Assicurazioni Generali:

Altre conferenze:

In collaborazione con la "Fameia Muiesana", nel 2003 l'ing. Zubini ha allestito al "Centro Civico G. Millo" di Muggia una mostra sulla scomparsa raffineria Aquila, mostra visitata da un migliaio di persone tra il 27 settembre e il 19 ottobre: Rossana Vesnaver ha ripreso un lungo documentario sulla mostra di Muggia con intervista all'autore, trasmesso da Tele Capodistria.

Alla mostra è seguita la pubblicazione di un libro con il titolo La Raffineria AQUILA, Cinquant'anni di lavoro e primati tra Muggia e Trieste (Editoriale Lloyd S.r.l., 2004, pagg. 222), presentato in una conferenza alla Sala Millo il 3 aprile 2004.

Da ricordare anche la collaborazione dell'ing. Zubini all' "Istituto Giuliano di Storia Cultura e Documentazione" nella stesura di vari numeri del Lunarietto Giuliano assieme a Manlio Cecovini e a Pietro Covre e nel 2006 la stesura della parte storica del volume 150 anni di mamme e bambini e la collaborazione all'allestimento della mostra tenutasi nel Palazzo della Borsa dall' "Ospedale infantile Burlo Garofolo" in occasione del 150º anno dalla fondazione dell'istituto.

Durante la sua permanenza decennale per lavoro a Parigi, dal 1965 presso la Compagnie Française des Pétroles-TOTAL, l'autore, ha avuto -come direbbero i francesi- la pittura come "violon d'Ingres" (il pittore che amava suonare il violino): ha dipinto infatti più di ottocento vedute della "Ville Lumière", all'olio (in gran parte nel formato 10 F, cm 55 x 46) e all'inchiostro di china: ha esposto le sue tele a Parigi (Chambre de Commerce Italienne 1972, dove al vernissage era presente tra altri personaggi importanti lo scrittore Dino Segre detto Pitigrilli, Salon de l'Art Libre 1972 e 1973, Salon Populiste 1973, Salon de la Société Nationale des Beaux-Arts 1973, Salon d'Automne 1973, Salon de la Société des Artistes Français 1975, Salon des Artistes Indépendants 1977), a Deauville, a Trieste (sette volte alla Sala Comunale di piazza Unità d'Italia, quattro alla Cartesius e in altre gallerie) e in diverse città italiane.

In data 1º giugno 1972 Zubini era stato chiamato alla sede dell'ORTF-Office Radio Television Française dove venne registrata con M.Brizzi una lunga intervista a seguito dell'esposizione alla Chambre de Commerce Italienne (134, rue du Faubourg Saint-Honoré, Paris VIIIème), intervista che è stata poi trasmessa in Italia sul terzo programma RAI domenica 11 giugno.

Da ricordare anche altre interviste alla TV e alla Radio in Italia:
- Radio Trieste, Terza pagina (G.Montenero) 1º settembre 1971 e 27 maggio 1974
- Radio Estense Informazioni (P.Micalizzi) 10 dicembre 1977
- Servizio Tele Studio Ferrara (Mario Mariotti) 10 dicembre 1977
- Radio Insieme, Trieste (Luigi Flebus) 23 aprile 1980
- Telequattro, Rassegna delle Arti (C.H.Martelli) 13 maggio 1980
- Radio Trieste Regionale (Emilio Bambic) 21 aprile 1980
- Tele Capodistria (Francesco Udovic) 26 dicembre 1988

L'editore Bailleul di Parigi ha dato alle stampe una serie di cartoline con riproduzioni delle vedute di Zubini riguardanti il sedicesimo Arrondissement (Village d'Auteuil).

Il "Queen's Hôtel", situato nel 16ème Arrondissement, ha da anni ogni stanza intitolata al nome di noti pittori francesi contemporanei e nelle camere figurano opere degli artisti ai quali le stanze sono intestate: una stanza porta il nome di Fabio Zubini.

Ecco cosa si è detto a Parigi ed a Trieste della pittura di Zubini:

"In ogni aspetto di natura c'è una profondità di poesia, che emana dal sereno come dal selvaggio, dalla frondosità come dalla scheletricità degli alberi. Fabio Zubini avverte questa nota varia di poesia e, per la innata capacità disegnatrice, la traduce sulla tela con la sensibilità che gli è propria e con l'impressione quindi della nota poetica, svariante nella diversità dei paesaggi, delle stagioni, delle ore." (SILVIO RUTTERI - Trieste 1971)

"Fabio Zubini a apporté un concours attachant par son enthousiasme et sa modestie à la multiforme légion des artistes qui ont chanté et chantent le charme de Paris. L'artiste a affirmé son style en assimilant certaines influences post-impressionistes et en les rendant plus actuelles par un regard plus profond, en quête de la vérité plus cahée du temps présent." (REVUE France-Italie - Paris 1972)

"Fabio Zubini a choisi Paris pour thème de ses oeuvres. Il aime et connait admirablement la capitale et veut en conserver les aspects si beaux et émouvants que le vandalisme contemporain détruit stupidement. Son art est à la fois précis et poétique, sa touche rapide et vigoureuse nous restitue avec un exquis talent d'observation l'atmosphère subtile, la lumière dorée ou délicatement grise de la ville aux diverses saisons. C'est une oeuvre solidement charpentée, raffinée et lyrique que celle de Zubini." (L. MANDOSSE - Paris, Salon d'Automne 1973)

"Tornano le vedute di Parigi : le ritroviamo con piacere e con melanconia. Piacere nel vedere come la pittura di Zubini si sia fatta più spedita nel tocco, più sciolta nel raffigurare con brevi segni la complessità dell'ornamentazione gotica o barocca degli edifici. Melanconia nel verificare quanto la Parigi d'un tempo sia ormai soltanto ricordo. In questi appunti desunti dal vero la città appare deserta. Ed è giusto. Soltanto le nuvole e le acque, il mutare delle stagioni e il trascorrere delle ore nella giornata possono restituire una parvenza di vita a quello che fu lo scenario della capitale culturale non solo della Francia". (GIULIO MONTENERO - Trieste 1974)

"Zubini cerca di conservare almeno il ricordo di ciò che sta scomparendo... Per questo ha eliminato nei suoi panorami più vasti di Parigi la massa violenta del grattacielo quadrangolare di Montparnasse. È perciò comprensibile che le sue vedute siano impregnate da una silenziosa nostalgia che ricorda il fasto passato della Belle epoque e tutto il suo tempo. Sembra che il pittore, ormai superato dal tempo, le abbia dipinte con mano tremula, vedendo come esse si ritirino implacabilmente davanti alla travolgente marea del calcestruzzo". (MILKO BAMBIC - Trieste 1977)

"Un sabato lungo la Senna, a Montmartre e nel Quartiere Latino in compagnia di Fabio Zubini, Artiste-Peintre-Paysagiste."

"In uno dei suoi quadri si vede la Place de la Contrescarpe dove già abitò il grande Hemingway, mentre un altro, che si intitola "Shakespeare and Company", prende il nome dalla libreria antiquaria di rue de la Bûcherie, che si trova nella vecchia casa al centro del dipinto. E' la famosa libreria di Silvia Beach che, nel 1922, pubblicò la prima edizione dell' "Ulisse" (che scandalo per quei tempi); libreria ora dell'americano George Whitman, dove le punte di massima frequenza si registrano dalla mezzanotte in poi." (LUIGI DANELUTTI - Il Piccolo Illustrato, Trieste, 1979)

"E' una Parigi intensa, vista in autunno e inverno con rossi e gialli violenti, Moulin Rouge, mentre i luoghi più suggestivi si raccontano nei marrone, ocra e azzurri. La Maison Rose, ritrovo degli impressionisti, Shakespeare & Company, vi si stampò l'Ulisse di Joyce, Montmartre, si confondono con un cielo tenue in cromatismi languidi. Nelle chine il segno traccia la linea perfetta delle architetture, come Place des Vosges, tirata nella sua ampiezza con l'incanto di antiche memorie. Un fanale, una scala, i palazzi, i battelli lenti, e la Senna silenziosa e attirante come un' attrazione fatale, nella quale cielo e Parigi si specchiano in tenui luci. Una Parigi romantica, una mostra d'atmosfera".(MARILY CONTI - Trieste 1989)

"Si direbbe che il pittore Utrillo presti la sua poetica al triestino, che esclama, come nella Traviata: "Parigi, o cara!". Tele e chine di ispirazione parigina; ma c'è pure una via Rota, la scalinata che scende da San Giusto in centro, che pare, nella sensibilità di Zubini, una scalinata di Montmartre". (VITA NUOVA - Trieste 1993)

L'autore ha in preparazione un volume dal titolo I ponti di Parigi che racconta la storia dei 36 ponti e passerelle sulla Senna, accompagnata da settanta riproduzioni delle sue tele e delle sue chine e con qualche ricordo personale di vita vissuta, legato anche alla città di Trieste.

Dopo esser rientrato a Trieste da Parigi l'autore ha mantenuto stretti legami con la capitale francese effettuando per più di cento volte il percorso tra le due città.

Da ricordare infine che su INTERNET esistono a tutt'oggi un centinaio di siti che parlano di libri e dizionari Zubini che si trovano in biblioteche italiane e straniere.

Tra le biblioteche straniere:
United Nations Dag Hammarskjöld Library, National Library of Scotland, Harvard University Library, University Library of Cambridge, Oxford University, Imperial College London, University of Surrey Guildford, Queen Mother Library University of Aberdeen, Trinity College Library Dublin, Colorado School of Mines (Golden, Colorado), Columbia University Libraries (New York), Yale University Library, Washington State University, Library of Congress Washington, University of Southern California, Ohio State University, Bibliothèque et Archives Canada, Supreme Court of Canada, University of Alberta, Concordia University Montreal, Ecole Polytechnique de Montréal, Bibliothèque Gouvernement du Québec, Office Québécois de la langue française, McMaster University Library Hamilton Ontario, University of Ottawa, Bibliothèque Publique d'Ottawa, Earth Sciences Information Centre Ottawa, Bibliothèque de l'Université de Moncton (Canada), University of Manitoba, Consortium of libraries Novanet-Nova Scotia (Canada), University of Saskatchewan, University of Toronto Libraries, University of Calgary, Anchorage Public Library (Alaska), Valdez Consortium Library (Alaska), University of Oslo, University of Bergen, Bibsys Bibliotek Trondheim, National Library of Australia, University of Sydney, BNF-Bibliothèque Nationale de France, Bibliothèque InterUniversitaire Scientifique Jussieu à Paris, Université de Grenoble, Université du Havre, Université de Nice Sophia Antipolis, Institut Polytechnique Cergy Pontoise, Bibliothèque de la ville de Lyon, Universidad Politécnica de Madrid, Université Libre de Bruxelles, Institut Quimic de Sarria Barcelona, Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, Bibliotheca Hertziana Munchen, BSB-Bayerische Staatsbibliothek, Österreichischer Bibliothekenverbund, Slovene National and University Library, Biblioteca Centro Ricerche Storiche Rovigno, University of Pireaus Library, Inter-University Center Haifa, Research Centre of Turkish Petroleum Corporation (Ankara), Bibliothèque de l'Ecole Nationale Polytechnique d'Alger, King Fahd University of Petroleum and Minerals-Dhahran (Arabia Saudita), Cultural Foundation National Library (United Arab Emirates), Bibliothèque de la Maison franco-japonaise de Tokio, Shenzhen Library (P.R. China), University of Guangdong (P.R. China).

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