Tornate all'indice degli articoli
The trans-disciplinary change in knowledge -society, mixed with innovative ideas, is the pre-requisite for the future knowledge economic growth, involving high levels of creativity for knowledge- workers
Programma promosso da EGOCREANET//ON-NS&A per i costruttori di progetti di "conoscenza condivisa" nel quadro dello sviluppo sociale della Economia della Conoscenza
La possibilità di sviluppo delle Società della Conoscenza in Europa emerge in rapporto alla sempre più ampia utilizzazione delle Tecnologie di Comunicazione Interattiva (TCI), ma certamente necessita di un cambiamento concettuale complesso, che ancora non riesce a perdere i vecchi connotati della struttura disciplinare del sapere e con essa la suddivisione delle professioni che hanno dato luogo alla divisione sociale del lavoro che ha permesso la affermazione del sistema di produzione industriale.(1)
Il sistema industriale ha infatti subordinato l'uomo alla produzione ripetitiva delle macchine, e quindi un tale adattamento ha creato la forma di lavoro operaio che oggi lo sviluppo dell'automazione ha fortemente ridotto, così che quest'ultimo processo ha fortemente inciso sul dis-proporzionare il rapporto tra lavoro manuale ed intellettuale. Pertanto, dal momento che la società industriale è in un periodo di netta obsolescenza della sua fase storicamente dominante, il lavoro intellettuale potrà essere liberato dalla parcellizzazione del lavoro dipendente nella produzione e nei servizi, che ha costretto gran parte della umanità ad assoggettarsi a una subordinazione alla struttura gerarchica della società industriale, la quale ha posizionato al centro dello sviluppo del mercato la fabbrica, quale luogo di produzione di beni materiali.(2)
Oggi, nell'ambito della transizione verso l'economia della conoscenza, si assiste alla emersione di una nuova imprenditoria organizzata come partnership in rete, sostanzialmente basata sulla integrazione tra la produzione di beni tangibili e intangibili, e organizzata in modo da caratterizzare il valore aggiunto alla produzione in termini di qualità e continua innovazione. Pertanto, è roprio da questo nuovo impulso imprenditoriale non gerarchizzato di tipo organizzato in Virtual Enterprises che nasce la Creative-Class-Net.(3)
Certamente, il nuovo paradigma organizzativo e gestionale delle Virtual Enterprises trova una notevole resistenza, proprio in quanto necessita, come precondizione, di una strategia di formazione basata su nuova impostazione trans-disciplinare del sapere e dello sviluppo, complementare a nuove professionalità che si dissociano dalle condizioni sociali ed economiche della tradizionale divisione del lavoro, che è stata propria della società industriale. Perciò, l'evoluzione del sistema sociale e produttivo della società della conoscenza, ancora non trova con immediatezza il terreno di formazione culturale fertile per attuare una decentralizzazione del lavoro e della nuova economia della varietà e del benessere, fondandola sulla condivisione trans-disciplinare tra ricerca creativa dei beni immateriali, (sviluppata in modo altamente correlato con i rinnovati sistemi di impresa a rete), co-organizzantesi nel quadro delle filiere di produzione dei beni materiali.(4)
In particolare, una ostinata resistenza a coordinare un ampio partenariato tra ricerca ed innovazione, nel quadro di un rinnovato carattere di efficace e continuata condivisione delle conoscenze con il sistema produttivo, nonché di rinnovata efficienza progettuale e formativa, si accentra proprio nel vecchio carattere accademico delle Università, nelle quali si è consolidata oltre misura la pratica di una ricerca senza legami di finalizzazione socio-economica, orientata soltanto dalla carriera individuale dei ricercatori. Tale atteggiamento di chiusura auto-referenziale della Università, ha irresponsabilmente contribuito nel determinare il grave problema del precariato dei giovani ricercatori, quale conseguenza preannunciata del sistema di ricerca scientifico e umanistico di liberarsi di tale dicotomia, per affrontare concettualmente e operativamente la necessità di realizzare un rinnovato sistema di ricerca trans-disciplinare e di alta formazione permanente, anche mediante la utilizzazione di sistemi di net-learning.(5) Il sistema di studio disciplinare va infatti decisamente rinnovato proprio in quanto ha progressivamente perso quel ruolo di utilità sociale e di vantaggio competitivo dello sviluppo che aveva assunto nella società industriale, mentre oggi le conoscenze si dovrebbero aggregare su aree trans-disciplinari in modo da formare Knowledge Workers, capaci di innestare i processi trainanti di progettazione strategica del cambiamento culturale sociale ed economico, proprio della società del sapere, sia con ampio riferimento(glocale) sia internazionale che locale.
Nuovo Rinascimento ON-NS&A
Palazzo Strozzi,Firenze
Le scelte strategiche di cambiamento futuro della Creative Class-Net trovano radici in un ritorno al passato dello sviluppo rinascimentale in cui la separazione tra scienza arte e umanesimo non era stata ancora perpetrata da criteri di efficienza meccanici, che in seguito hanno dato origine alla società industriale. Infatti, così come il Rinascimento Fiorentino interpretò sensibilmente il vecchio approccio umanistico di origine aristotelica, riconsiderando e ricostruendo in una nuova prospettiva artigianale il rapporto tra scienza e arte, similmente la comunicazione tra arte e scienza, agli inizi del III° Millennio, riproduce il fondamentale grado di innovazione cognitiva, aprendosi a una nuova dimensione concettuale, favorita dal superamento di criteri e concezioni che hanno assunto la macchina quale modello concettuale generalizzabile.(6) Infatti, nel suo schematismo, il meccanicismo conduce a ritenere che il totale sia equivalente alla somma delle sue parti, e quindi che l'analisi delle parti possa essere esattamente ricomposta. Tale concezione della fisica classica riduce la visione del mondo a un sistema di movimento delle relazioni tra materia e energia, che è andato in crisi già nel quadro della Meccanica Quantistica e che oggi permane in netta crisi, proprio in quanto non è applicabile a tutti in sistemi di trasformazione che si auto-organizzano elaborando informazione. Infatti, il fattore di cambiamento va oggi riscoperto nel quadro delle relazioni contemporaneamente sussistenti tra Materia, Energia e Informazione.(7) Tali relazioni conducono a un ripensamento della più antica concettualità olistica (dal greco Olos, il tutto, l'intero) e alchemica (dall'arabo al-kimiya composto dall'articolo al e dalla parola di origine greca khymeia che significa fondere); in tal guisa, diviene infatti possibile riconsiderare come il carattere di permanenza della totalità dell'energia, insito in ogni tipologia di trasformazione, venga a dipendere dal cambiamento evolutivo delle interazioni di scambio di informazione, che permettono a ogni parte di influire su ogni altra mediante sistemi di comunicazione interattiva.(8)
È per queste ragioni che, riflettendo sulla necessità di ripensare gli strumenti concettuali della scienza e dell'arte contemporanea(8), abbiamo tenuto a Firenze il meeting sulla Virtual Enterprise (Palazzo Strozzi, Gabinetto Viesseux, 20-21 dicembre 2008), denominato Creative Class-Net, quale programma di co-organizzazione condivisa dell'innovazione concettuale e operativa, finalizzato a realizzare nel 2009, anno Europeo dedicato alla Creatività ed Innovazione, una serie di progetti e iniziative dell'Open Network for New Science & Art (ON-NS&A), realizzati sulla base dello sviluppo reticolare del sapere .
Sui temi affrontati in questo articolo si può fare riferimento alle seguenti indicazioni sitografiche, di cui alle note nel testo
Post scriptum
Approdando all'anno 2009 denominato, come sappiamo, Anno Europeo della Creatività e della Innovazione è in prima istanza opportuno riflettere sul fatto che lo sviluppo delle ITC e la diffusione della informazione assume un valore strategico per attuare un cambiamento cognitivo trans-disciplinare artistico e scientifico, capace di imprimere nella società della conoscenza una nuova dimensione culturale alla democrazia.
Certo, sappiamo di vivere in un sistema di transizione tra la società industriale e quella della futura economia della conoscenza che è estremamente a rischio per vari fattori :
1. primo fra tutti un mercato globale che persiste nel mantenere concettualmente valida la regola della massimizzazione del profitto, così che delocalizzando la produzione alla ricerca del minor costo del lavoro, induce un netto aumento della separazione tra ricchezza e povertà in ogni stato, mentre a livello internazionale migliaia di uomini donne e bambini sono ridotti letteralmente alla fame;
2. inoltre, la globalizzazione svuota le forme di democrazia politica locale, sia per la caduta delle ideologie sia per il fatto che la politica partitica risulta ormai del tutto inadeguata alle potenzialità di condivisione e di partecipazione offerte dalle nuove tecnologie ITC;
3. anche la consapevolezza sociale della gente sembra essere ridotta dai mass media a un livello di indifferenza per ciò che rappresenta il bene comune, la società civile e la cura dell' ambiente .
Indipendentemente da ciò, che sappiamo essere un serio rischio di degrado sociale e culturale dell'umanità, potremo nel 2009 realizzare la strategia che abbiamo indicata come CREATIVE CLASS NET, proprio in quanto è dalle condizioni di crisi che si può agire rapidamente per riordinare la società della conoscenza e la democrazia culturale per rispondere alla globalizzazione, agendo nel quadro della urgenza contemporanea di ricomporre il cambiamento culturale, mediante un miglior management della comunicazione ITC, finalizzato a valorizzare una collaborazione cooperativa tra "Scienza &Arte e Impresa", così da ricondurre l'economia della varietà e il benessere a livello glocale.
Pertanto, per ciò che concerne la situazione italiana faremo speciale riferimento alle regioni del sud (Calabria, Puglia, Campania, Sicilia), mediante possibilità di partecipare ai bandi del PON-Ricerca, 2009-2013, mentre per valorizzare la dimensione internazionale della strategia CREATIVE CLASS NET, per lo sviluppo della creatività e dell'innovazione cercheremo di trovare soluzioni partecipando a progetti Europei o quant'altro.
Certamente, la incertezza derivante da questa situazione globale può deprimere le menti più forti e decise, ma questo è il da farsi e pertanto ci imponiamo la volontà coscienziosa di tentare di dare un contributo ottimale per risolvere questa grave crisi, lanciando per CREATIVE CLASS-NET lo slogan:
WHY D'NT TRAY AND TRAY AGAIN: WHY NOT ? WE MUST!!!!
Europe 2009, Creativity & Innovation Year
Torna all'archivio biblioteca