A Daniela

Nascosti guardiamo
la felicità estranea
che con dolore
ci sfiora;
manca la vita
e con occhi vuoti
guardiamo il cielo
stupiti, perduti,
sensazioni cercando
il cui nome è perduto
e temiamo di dire.

Vorremmo avere
anche chi non amiamo,
purché il tormento
che porta sia con noi
e non lasci che solo
la solitudine ci tenga per mano
tornando a casa
in queste sere
troppo belle per noi.

Napoli, 27 maggio 1989


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