Alla fine dell'arcobaleno
La storia di Felice Pedroni da Fanano all'Alaska
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Alla fine dell'arcobaleno
La storia di Felice Pedroni da Fanano all'Alaska
Massimo Turchi
Prezzo Euro 12,00
188 pagine
Anno 2007
ISBN 978-88-7418-357-9E` l'autore Massimo Turchi che ci presenta il suo libro::
Felice Pedroni era un emigrante che diventò un famoso cercatore d'oro, trovò un ricco giacimento aurifero e pose le basi per la fondazione della città di Fairbanks (Alaska).
Quello che mi ha sempre colpito di questa storia è che univa due mondi molto diversi: la povertà delle nostre montagne, dove le persone erano costrette ad emigrare e l'avventura nella lontana Alaska, terra dell'ultima frontiera dove tutto sembrava possibile.
Per questo ho scritto il romanzo Alla fine dell'arcobaleno. La storia di Felice Pedroni da Fanano all'Alaska. Trignano, frazione di Fanano (Modena), febbraio 1906. Giuseppe, un ragazzo di sedici anni parte per raggiungere il padre negli Stati Uniti. Assieme a lui viaggia anche il cercatore d'oro Felice Pedroni, quarantasette anni, che nell'estate del 1902 ha trovato l'oro in Alaska ponendo le basi per la nascita della città di Fairbanks. Per Pedroni quel viaggio di ritorno avviene in un momento molto difficile della sua esistenza. Il loro incontro cambierà la vita di Giuseppe, spingendolo a seguire Felice fino a Fairbanks, dove trascorrerà quattro anni facendo il minatore.
- È la storia di Trignano, un piccolo borgo dell'Appennino, dove molte persone devono emigrare
- È una storia di emigranti italiani in cerca di migliori condizioni di vita
- È la storia di Fairbanks, una città nata solo tre anni prima, dove tutto sembra possibile
- È la storia dell'ultima frontiera americana, dei bianchi che vanno a impossessarsi dei territori indiani
- È la storia del viaggio del ragazzo, inteso anche come crescita: il passaggio dall'adolescenza all'età adulta
- È la storia di uomini in cerca del loro sogno, quello di raggiungere la "fine dell'arcobaleno"
Non ci sono miti e tanto meno eroi, solo la dura vita quotidiana ricostruita fedelmente grazie ad una ricerca storica di quasi vent'anni. Giuseppe e Felice rappresentano il "filo rosso" che collega le montagne modenesi all'Alaska.